ERNESTO FANTOZZI

ITALIA (Milano, 1932)

Ernesto Fantozzi
Ernesto Fantozzi

Un reportage di Ernesto Fantozzi: "I ragazzi della Corsia dei Servi"

http://www.milanofotografia.it/Fantozzi.htm


GALLERIA FOTOGRAFICA


ERNESTO FANTOZZI: "SOLO IERI", Cinisello Balsamo'64

dal 7.12.2008 al 28.2.2009, Piazza Gramsci, Cinisello B.mo

Tra le vicende della fotografia italiana dal dopoguerra ad oggi – che in parte devono ancora essere studiate – l’ opera di Ernesto  Fantozzi (1931) sottolinea l'impegno sociale di molti fotoamatori. Attraverso le loro approfondite ricerche, che in verità non avevano nulla di ‘dilettantesco’, essi hanno saputo raccontare e capire i caratteri del territorio milanese, durante le storiche trasformazioni lungo gli anni ‘60 e ‘70. Questa sequenza di inquadrature riprese a Cinisello Balsamo ha fatto parte di un’ indagine sui ‘paesi industriali’ ai confini di Milano allora investiti da un impetuoso e non certo armonico sviluppo edilizio, da flussi migratori e da mutazioni decisive nei ruoli produttivi. I campi coltivati scompaiono, mentre nuove fabbriche si affiancano a quelle storiche, sull’ asse tra Monza e Milano. I contadini brianzoli diventano così operai, e più tardi impiegati, convivendo con famiglie spinte al Nord dalla Calabria, dalla Sicilia, dalla Puglia.
Ernesto Fantozzi – anticipando una tendenza che porterà poi alla fondazione del milanese Gruppo 66 – al momento di compiere le sue coraggiose inchieste visive ai limiti della metropoli, non si poneva dei traguardi di tipo ‘artistico’. Il dirompente valore che oggi posseggono le fotografie di Fantozzi deriva proprio dal rifiuto di ogni intenzione formale; dal desiderio di raccontare e descrivere – senza enfasi, ma con fulminea intuizione nello scatto – soggetti, o ambienti, in apparenza privi di fascino visivo. Una sorta di anti-retorica insomma, che voleva polemicamente opporsi (un quarantennio or sono) agli inseguitori del Bello, agli impeccabili ingrandimenti da esposizione, curatissimi nel taglio e nelle tonalità.
E sarà invece ben diverso il fascino, il richiamo misterioso che vi troveranno oggi i cittadini di Cinisello Balsamo, cui il Museo di Fotografia Contemporanea vuole offrire una inattesa possibilità di riflessione storica. Nello specchio un po’ nebbioso di queste istantanee potranno forse riconoscere i padri, o addirittura i nonni, dei personaggi coinvolti da Jochen Gerz nel recente affollatissimo gruppo di Salviamo la luna. Sugli sfondi, scopriranno tracce di cantieri aperti, modelli di veicoli scomparsi, benzinai e baristi, poster di film dimenticati, pettinature obsolete. E dietro quegli sguardi lontani, più malessere, forse, che compiacimento.
Le fotografie di Ernesto Fantozzi, trascorsi alcuni decenni dallo scatto, ci appaiono dunque memorabili. Perchè ? 
Perchè hanno accresciuto il loro messaggio, rispetto alle intenzioni civili del loro autore. Perchè si sono trasformati i richiami che esse sanno suscitare. Memorie indistinte per chi allora era già in vita. Piccoli stupori, forse sorrisi increduli per le più giovani generazioni. E poi : confronti, rimpianti, domande spesso senza più risposte. Il tempo ha lavorato silenziosamente al fianco di un fotografo autore, attribuendo un linguaggio e una luce imprevista alle sue opere. Offrendo ad esse un valore aggiunto, la rilettura del passato: che ognuno di noi – qui ed oggi – può accogliere in modo personale, e sempre diverso.

Guarda le foto della mostra "SOLO IERI":

http://museofotografiacontemporanea.com/soloieri/index.php?album=solo-ieri